Rapporto Polis 2023: la Lombardia la Regione più attrattiva d’Italia

La Lombardia si conferma la regione più attrattiva d’Italia. Lo confermano alcuni degli indicatori contenuti nel settimo Rapporto 2023 di Polis Lombardia, ‘Attrattività è sostenibilità’, presentato oggi all’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli alla presenza, fra gli altri, del vicepresidente della Giunta, Marco Alparone, del sottosegretario con delega all’Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale Mauro Piazza, del segretario generale, Antonello Turturiello e del vicesegretario, Pier Attilio Superti.

Tra i numeri di forza emerge una società attiva, sia sul fronte sociale che su quello economico, come testimonia il numero delle imprese rispetto alla popolazione o il numero di soggetti del terzo settore nei campi più disparati della risposta al bisogno.

E ancora, un sistema di istruzione e formazione di eccellenza, in ogni ordine e grado. Gli atenei lombardi sono in crescita netta sia per gli immatricolati (oltre 61.000 nel 2022/23), sia per i laureati (quasi 72.000), con una presenza di studenti stranieri che ormai tocca l’8,4%. Testimoniano l’attrattività del sistema lombardo anche il grande insediamento di imprese estere (oltre 15.000 aziende straniere, con il 34,4% delle multinazionali) o il numero di startup innovative (più di 4.000, il 28% di quelle italiane).

“Dal grande lavoro di analisi di Polis – ha sottolineato il vicepresidente Alparone – emerge una Lombardia che punta su quei valori che per noi sono imprescindibili come l’attrattività, la sostenibilità e la credibilità. I numeri raccontano chi siamo, da dove veniamo e dove possiamo andare. E l’attrattività di una regione come la nostra viene evidenziata dal giudizio delle agenzie di rating, che ne attribuiscono alla Regione Lombardi uno migliore di quello dello stesso Stato italiano. Un caso unico in Europa che racconta come nel nostro territorio si possa fare innovazione e sviluppo perché che c’è un ecosistema che lo consente: università, industria, istituzioni”.

“Regione – ha proseguito il vicepresidente – contribuisce anche attraverso una disciplina di bilancio che rende la Lombardia un unicum nel panorama italiano: tutte le risorse che immettiamo nel sistema regionale lombardo creano appunto innovazione, sviluppo e competitività. Il seme di tutto è la programmazione e Regione si è dotata del Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS), uno strumento flessibile che ci permette per quanto possibile di intervenire governando i cambiamenti”.

“Il Rapporto Lombardia 2023 evidenzia, una volta di più – ha detto il sottosegretario Piazza – la specificità della nostra regione e delle sfide che dobbiamo affrontare. L’Autonomia si inserisce perfettamente in questo contesto: chiediamo maggiori competenze, risorse e responsabilità per esercitare una ‘governance’ che sia rispondente alle necessità dei cittadini lombardi”.

“La Regione – ha proseguito Piazza – mette al centro il tema della sostenibilità, che deve essere declinato in termini ambientali, economici e sociali. Per questo abbiamo modificato il nome del Programma Regionale di Sviluppo aggiungendo Sostenibile (PRSS): la Lombardia si conferma un’eccellenza a più livelli e in più settori anche per la grande capacità di fare rete. Abbiamo bisogno però di maggior possibilità di ‘governance’, che non significa produrre più leggi ma avere maggiore capacità di incidere. L’Autonomia in questo senso è una risposta per il presente e il futuro della Lombardia”.

Tra i punti di forza della Regione, analizzati nel documento, anche il numero delle imprese rispetto alla popolazione o il numero di soggetti impegnati del terzo settore.

La presentazione del ‘Rapporto Lombardia 2023’ è stata a cura di Raffaello Vignali, direttore scientifico di Polis Lombardia. Al Tavolo dei relatori anche il presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone; il presidente della Conferenza dei Rettori delle Università lombarde Elio Franzini; il giornalista e CEO di Chora Media e il direttore generale di Polis-Lombardia, Fulvio Matone.

Il rapporto annuale vede il frutto anche di una importante e innovativa attività di ricerca sperimentale con i dati delle SIM di telefonia mobile svolta da PoliS-Lombardia in partnership con il centro Impact del Politecnico di Milano a partire dal 2022, utile ad individuare in termini qualitativi l’attrattività dei singoli territori lombardi.

“La Lombardia – ha evidenziato il vicesegretario Superti – si conferma attrattiva su tanti aspetti, anche se permane qualche ombra che deriva dall’incremento dell’inflazione che ha aumentato il costo della vita senza un corrispondente aumento dei salari. L’impegno richiesto alla Lombardia è quello di guardare all’insieme dei problemi e dare risposte a più settori. Nel programma di sviluppo regionale, che ha dentro di sé la parola sostenibile, vogliamo armonizzare le politiche di investimento con le politiche di coesione sociale e costruire quella che noi chiamiamo ‘smartland’, un territorio interconnesso e complessivamente attrattivo, che trattenga i talenti, limitando i fenomeni di spopolamento e decremento demografico. Si tratta di politiche che oggi abbiamo messo in campo e che daranno i risultati nei prossimi anni. Vogliamo offrire a tutti la possibilità di realizzare i propri obiettivi”.

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